Adozione dei Sagrati
L’esperienza di “adozione” dei sagrati condotta dal Garden Club di Ferrara, a partire dal 1994, ha avuto una notevole risonanza a livello nazionale ed è considerata dai Garden Club aderenti all’UGAI (Unione Garden Club e Attività Similari d’Italia) un’iniziativa unica nel suo genere.
IL PASSATO
Il Garden Club di Ferrara – nel corso dell’anno sociale 1993-94 – per affrontare localmente un tema proposto, a livello nazionale, dall’UGAI dal titolo “Piccoli giardini di quartiere”, ha affrontato l’analisi delle piccole aree verdi di quartiere all’interno delle mura di Ferrara.
L’assenza di dati aggiornati sulla quantità e la qualità delle essenze vegetali presenti nelle aree pubbliche cittadine ha suggerito al nostro club l’opportunità di procedere a un censimento e a una riproduzione topografica delle diverse specie arboree presenti nei “giardini di quartiere della città. Nel corso della ricerca è emersa anche l’importanza che, in una città storica della caratura di Ferrara- designata poi “Patrimonio dell’Umanità”- rivestono i piccoli giardini o le incorniciature verdi che fronteggiano o circondano gli edifici monumentali di maggiore rilevanza. E’ anche emerso il fatto che tali spazi verdi, di essenziale importanza per una “buona “ percezione dei singoli monumenti e della città nel suo complesso, erano allora non infrequentemente trascurati o malamente utilizzati. Tale osservazione – appoggiata dalla buona disponibilità delle Istituzioni cittadine nei confronti delle attività del nostro sodalizio – ha prodotto l’avvio di un progetto di “adozione” da parte del Garden Club di Ferrara, di un’area verde di primaria importanza nell’urbanistica cittadina: il sagrato della rossettiana basilica di San Francesco.