Assemblea Garden Club Ferrara 2024
Assemblea ordinaria annuale del Garden Ferrara 2024. Quest’anno, oltre alle relazioni della Presidente e della Tesoriera, si sono tenute anche le votazioni per l’elezione del Consiglio direttivo per il triennio 2024/25-2026/27.
Introduzione e relazione della Presidente Paola Roncarati:
“Buongiorno a tutti: è certamente noioso per voi ascoltare una relazione -che sarà, quindi, contenuta in tempi brevi- ridotta a un freddo documento scritto. Ringrazio Paola Cucchi per il compito di assolvere al meglio l’onere che è caduto (purtroppo!) sulle sue spalle, a causa di un mio impedimento fisico.
Oggi 24 ottobre 2024, non si conclude solo l’Anno Sociale 2023/’24 del Garden Club di Ferrara, ma il triennio del mandato della mia Presidenza, nonché delle funzioni del Consiglio direttivo che ha affiancato la Presidenza (in carica dal novembre del 2021). Dunque, essendo l’ora di rinnovare le suddette cariche sociali del Garden Club di Ferrara (dato che Presidenza e Consiglio durano in carica tre anni sociali), può essere utile fare un bilancio orientativo circa il triennio trascorso, che è stato di grande impegno ed anche piuttosto tormentato. Chiedo, dunque, agli iscritti al nostro Club una riflessione su alcuni aspetti che mi preme sottolineare, a partire dalle peculiarità della data d’inizio del triennio: il 2021.
Gli interrogativi che si posero nel 2021 ci obbligano a ricordare la drastica chiusura di molteplici attività sociali (una sorta di ‘Stato d’urgenza sanitaria’), per la feroce pandemia da Covid 19: i rischi che si sfilacciassero le relazioni sociali del Club, a causa del ‘non sentirsi’ e del ‘non incontrarsi’, temperati solo da contatti organizzati, in modo più o meno efficace, online, vivono solo nella parte profonda della nostra memoria? Ricordo di avere convocato una primissima riunione on line nel gennaio del 2021 –era ancora Presidente Gianna Borghesani- avendo appreso tale tecnica -da noi ancora sconosciuta, perché mai praticata- da un’amica che abitava in Svezia, che mi contattò visivamente prima sul cellulare in modo impreciso, poi utilizzando la modalità MEET. Questo ricordo mi induce a credere che, nel corso delle nostre iniziative, occorre individuare “un prima e un dopo”, perché le limitazioni causate dalla pandemia hanno recato non pochi cambiamenti nella società, inducendola a mostrare un volto nuovo che, si sperava, fosse migliore del precedente, già oscillante tra balzi in vanti e balzi indietro. Ma non è andata così, come è evidente a tutti! E allora qual è il ruolo che deve recitare un’Associazione di amanti dei giardini, della cultura dei fiori e -da non trascurare- di attenti osservatori di un ambiente in sofferenza e di una Natura che è sempre meno amica dell’essere umano?
Questo è stato l’interrogativo di fondo che ha guidato i miei comportamenti come Presidente, in questi tre anni 21-24, tenendo accesa l’attenzione non solo su fiori e giardini, ma anche sugli esseri umani e sui territori, perché noi non siamo un’Azienda, ma un Club che raccoglie tra i 130 e 140 soci (il nostro patrimonio e primo obiettivo culturale). Che dire loro? Che i fiori sono belli? Che i giardini possono essere luoghi stupendi dove distrarsi o rigenerarsi tra colori e profumi? Questi aspetti sono certamente verità acquisite, ma come allungare lo sguardo oltre e rivalutare anche la realtà e la più ampia cultura del giardino e del verde? Questo obiettivo è stato per me un profondo interrogarmi, leggendo, pensando e tentando -secondo le mie responsabilità e le mie possibilità. Ricordo che siamo tutti volontari. Quindi ringrazio il Consiglio che ha sopportato i miei dubbi, i tentativi di lanciare con rigore l’immagine del Club tra tante altre Associazioni – giovani o meno giovani- che sono sorte intorno a noi con gli stessi nostri obiettivi (quanti si occupano di giardini e di ambiente, oggi?)
Qual è la differenza tra associazione culturale e associazione ricreativa? Noi siamo un’associazione culturale come recita il nostro Statuto UGAI e siamo parte anche una rete di Garden Club Nazionali. Tra i Garden Club italiani il Garden di Ferrara gode anche di un certo prestigio e sottolineo ciò con piacere, consapevole che il merito non è solo mio, ma anche dell’operato delle precedenti gestioni. Quindi come non perdere il passo e affrontare le sfide future dopo la pandemia? Con quale ruolo sopravviveranno i Garden Club, mantenendo una propria forte identità che stia, però, al passo coi tempi? Qual è la via per non farsi etichettare come un’Associazione di ‘presenze non giovani’, di fronte al rischio odierno, che abbia valore solo ciò che è giovane (e perciò stesso innovativo, in quanto giovane). Si accampa uno scontro generazionale che produce solo danni. Basta leggere le cronache di cui sono protagonisti i ragazzi, per intuire tale rischio.
Questo mio interrogarmi si è riverberato su un Consiglio che- -come non capita quasi mai nel Garden Club-si era profondamente rinnovato nel 2021, con persone di buona volontà e pronte a fornire il loro contributo di idee e iniziative. Quali erano le opportune e quanti i rischi dispersivi? Per non disperdersi occorre tener presente la Storia del nostro Club, pur senza ingessarla. Questo è l’aspetto tormentato del mio triennio e chiedo scusa se talvolta sono stata un po’ rigida nel tenere quella che per me era la barra dritta (tenete presente anche l’attenzione degli autorevolissimi soci storici non più in Consiglio, ma attentissimi a valutare le nostre, le mie scelte). Credo di aver pensato di dimettermi un giorno sì e un giorno no …, ma finalmente mi sono sentita più compresa, e spero si sia colto che la mia rigidezza non era desiderio di affermare me stessa, ma voleva essere espressione di responsabilità, per quel poco di cui sono capace. Qualcuno ha cominciato ad affiancarmi, a contribuire a formare migliori relazioni tra noi, si sono fatti più chiari e condivisi gli intenti e quindi ora si procede con una ben avviata filosofia di gruppo.”
Riepilogo delle attività del triennio 2021 -2024 di Giulia Michetti:
slide assemblea 23-24