Le immagini della nostra gita autunnale: “Passeggiata per Ville e vigneti”
– Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (TV)
– Villa Tiepolo Passi a Carbonera (TV)
– Tenuta Santomé (TV), visita alla cantina e degustazione di 3 vini.
Villa Emo
Realizzata dall’architetto Andrea Palladio, l’opera fu costruita probabilmente a partire dal 1558, su commissione della famiglia Emo di Venezia.
Dal 1996 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni dell’umanità.
La villa è incorniciata da due lunghe barchesse colonnate che ospitavano originariamente le strutture per le attività agricole. Il giardino che è possibile visitare presso Villa Emo non è l’originario palladiano, ovvero il giardino che circondava la villa nel 1560. La documentazione disponibile fa supporre l’esistenza di quattro giardini successivi, dalla edificazione della nobile dimora ai giorni nostri.
Villa Tiepolo Passi
Magnifico esempio di Villa Veneta post-palladiana della scuola di Vincenzo Scamozzi, costruita in stile primo Barocco veneziano. L’elegante giardino all’italiana, con peschiera e statue del Torretto (maestro del Canova), si allunga in una monumentale prospettiva, tra i rari esempi rimasti di campagna veneta ai tempi della Serenissima. Nella Cappella gentilizia, con indulgenza plenaria concessa da Papa Pio VI, troviamo affreschi di scuola del Tiepolo attribuiti a Giovan Battista Canal, nipote del Canaletto. A est, collegato al parco, l’antico Brolo, con 500 piante da frutto biologiche.
Dal 1996 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni dell’umanità.
La villa è incorniciata da due lunghe barchesse colonnate che ospitavano originariamente le strutture per le attività agricole. Il giardino che è possibile visitare presso Villa Emo non è l’originario palladiano, ovvero il giardino che circondava la villa nel 1560. La documentazione disponibile fa supporre l’esistenza di quattro giardini successivi, dalla edificazione della nobile dimora ai giorni nostri.
Villa Tiepolo Passi
Magnifico esempio di Villa Veneta post-palladiana della scuola di Vincenzo Scamozzi, costruita in stile primo Barocco veneziano. L’elegante giardino all’italiana, con peschiera e statue del Torretto (maestro del Canova), si allunga in una monumentale prospettiva, tra i rari esempi rimasti di campagna veneta ai tempi della Serenissima. Nella Cappella gentilizia, con indulgenza plenaria concessa da Papa Pio VI, troviamo affreschi di scuola del Tiepolo attribuiti a Giovan Battista Canal, nipote del Canaletto. A est, collegato al parco, l’antico Brolo, con 500 piante da frutto biologiche.