Inaugurazione del Giardino nel Cuore (7maggio 2022 – Cittadella S. Rocco), un ambizioso progetto, un sogno diventato realtà grazie anche al contributo del Garden Club Ferrara. Di seguito il 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞, Paola Roncarati, in cui definisce il nostro coinvolgimento ideologico e pragmatico in questo evento. Nelle immagini: la relazione di Paola Roncarati, le spiegazioni di Paola Cucchi, responsabile con Maria Teresa Sammarchi e Angela Roncarati, della sistemazione delle zone verdi da noi ideate e donate, le nostre aiuole e il festone decorativo appoggiato sulla balaustra, creato e regalato dalla Scuola di Arte Floreale del nostro club.
FOTO di Enrico Baglioni
“Presentazione del Giardino del Cuore, 7 maggio 2022”
Un saluto alle autorità presenti (l’Azienda ospedaliera, l’Ausl, l’Associazione ‘Vola nel cuore’, Il Comune di Ferrara, la Regione) e un ringraziamento per essere stata convocata in qualità di attuale Presidente del Garden Club, che ha ereditato dalla gestione precedente l’adesione a questa bella iniziativa suggerita della Consigliera Maria Teresa Sammarchi (in memoria del marito dott. Cavazza). Ho raccolto il testimone con interesse, perché questo giardino non è stato concepito a prescindere dal luogo che lo ospita, cioè da quello che era il frequentatissimo ospedale dei ferraresi ed è ancora parte della loro identità.
Per arrivare qui, entrando dal Corso Giovecca, si attraversa una struttura, l’anello storico del nosocomio, poi si percorre un bellissimo viale alberato anch’esso storico, cioè ci si addentra in un polmone verde che favoriva il benessere psicofisico dei pazienti e oggi consente l’immersione in un’aura da ‘Breathing in the parks’ come viene chiamato il ‘benessere respiratorio’ di chi percorre le aree verdi urbane.
Questa pregevole area verde era rimasta -per così dire, con lo spostamento altrove dell’ospedale- parzialmente ‘defilata’, ora l’inaugurazione di questo giardino è una rinascita del senso del polmone verde di questa struttura recuperata come Città della Salute. Oggi il giardino si porge come una sorta di palestra a cielo aperto pensata in modo specifico per disabilità, essendo questo soprattutto un luogo di cura, ma all’aria aperta e aperto anche a tutti i cittadini. L’attività motoria, dunque, si affianca alla medicina; è essa stessa pharmakon In un contesto di socialità, dove anche la socialità è parte della cura.
Chiamate in causa, le nostre giardiniere del gruppo ‘Progetti verdi e giardinaggio’(la vicepresidente Paola Cucchi, le Consigliere Maria Teresa Sammarchi e Angela Roncarati), hanno studiato le piante che più di altre fossero rispondenti ai requisiti della bordura di un’aiuola cosiddetta ‘sensoriale’, pensata quindi per stimolare il tatto, la vista, l’olfatto e anche la curiosità e la sensibilità per i fenomeni di natura, a partire da quelli che normalmente sono sfuggenti: una forma, un colore, un movimento alla minima brezza, gli insetti impollinatori che danzano intorno alle seducenti e colorate corolle, le farfalle che si posano qua e là. Sono state piantate essenze profumate (salvie, rosmarini, elicrisi, finocchine…) essenze gradevoli al tatto e alla vista (astri, gaure, verbene, papaveri, stachys …), che stimolano attenzione.
Abbiamo contribuito ad ulteriori inserimenti:
1) un arco in metallo per rampicanti, dove si potrà avviluppare una pianta notata per la sua bellezza ai Giardini Reali di Venezia dalla nostra socia Franca Giuberti (due esemplari della famiglia delle Bignoniaceae a portamento lianoso, adattissime ad avvolgersi all’arco, del genere ‘Podranea, della specie ‘ricasoliana’ dai fiori a trombetta rosa, che richiamano farfalle). Il dono di due piante di meli ‘Gala’, consentirà in autunno una raccolta direttamente dall’albero di frutti aromatici e succosi, la cui maturazione potrà essere seguita dalla fioritura di primavera.
2) un impianto di irrigazione. Le piante, infatti, non vegetano da sé per il nostro diletto e per la nostra salute, ma sono esseri vivi e come tali necessitano di cure specifiche, nel momento in cui vengono piantate, richiedono osservazione e sostegno lungo l’arco della loro vita vegetale. Sicuramente il Garden Club si produrrà in forme di sorveglianza e cura, come per tanti altri giardini ’storici’ della città.
La connessione con la natura è scienza e cultura ed è ancora oggetto di profondi studi. Ci auguriamo che questo luogo sia qui a Ferrara un buon viatico per un buon futuro, diciamo, almeno, …per un futuro accettabile.