Il testo dell’intervento della Presidente Paola Roncarati alla presentazione della XVI rassegna “Giardini al cinema – Vite sostenibili” (10 febbraio 2022)
Paola Roncarati: ‘Il lungo viaggio del Garden Club tra giardini e cinema’.
Inauguriamo oggi -per il sedicesimo anno- la rassegna ‘Giardini al cinema’, che continua a diffondere tra i soci e ad irradiare nella città la cultura del giardino attraverso il linguaggio dell’arte cinematografica. È una rassegna che ha le sue radici in eventi risalenti a fine gennaio/febbraio 2002, quando Giulia Vullo, presidente del Garden Club, invitò nella Biblioteca Ariostea il prof. Luciano Morbiato dell’Università di Padova e membro del Gruppo del Giardino storico della stessa città a tenere una conferenza dal titolo ‘Alla ricerca dei giardini cinematografici’. Pochi giorni dopo, l’8 febbraio (potremmo dire con un calembour ‘due giorni fa di vent’anni fa’), Giovanna Mattioli esordiva di fronte ai nostri soci con una conferenza dal titolo ‘Paesaggio padano e cinema’, corredata della proiezione di spezzoni. Un mese più tardi, l’8 marzo, ancora Giovanna approfondì il tema con riflessioni su: ‘Ferrara e cinema. Immagini urbane e di giardini, proiettando spezzoni di film su Ferrara e i suoi giardini. Alcuni anni dopo (siamo nel 2006), inizia -con cadenza annuale- la proiezione della rassegna ‘Giardini al cinema’ che è giunta fino ad oggi e ci vede pervenuti ad un’altra tappa degli scavi su tale argomento, avendo ormai indagato nell’arco di un orizzonte amplissimo la resa artistica della bellezza del regno verde. Nel 2008 Giovanna, navigando col suo sguardo attento sul Web, scoprì i documentari ‘Around the world in 80 gardens’ (‘Il giro del mondo in 80 giardini’) dello scrittore, giardiniere, conduttore televisivo anglosassone Monty Don, i cui filmati sono stati riproposti al pubblico ed hanno avviato una nuova rassegna presso la biblioteca Bassani, con la visione di insoliti e ‘destrutturati’ documentari di viaggi, attraverso i più bei giardini del mondo, tradotti in lingua italiana e commentati da Giovanna. L’ampiezza delle prospettive esaminate diffuse la percezione di una sorta di ‘giardino planetario’ che accomuna genti e luoghi (luoghi, non solo paesaggi, precisione cara al maître à penser Domenico Luciani), includendo non solo le architetture di eccellenza, ma ogni concreta realizzazione ove si sia declinato il sogno di un giardino (che sia anche orto) presso la popolazione meno abbiente, in grado di curare se stessa con le mani nella terra e curando la terra come ambizione ideale della specie umana. Un esempio lo sono gli ormai famosi giardini galleggianti (un modello di sopravvivenza di uomini e piante in un mondo disagiato).
Tutti i DVD dei film delle due rassegne sono stati donati, alla Biblioteca Bassani e, quindi, ivi rivedibili.
Il titolo della rassegna di quest’anno: ‘Vite sostenibili’, ci induce a riconsiderare quanto uno sviluppo economico incontrollato, come quello che caratterizza l’era attuale, denominata dell’Antropocene, abbia brutalizzato uomini e ambienti, animali e luoghi, richiamandoci a comportamenti più etici, se vogliamo sopravvivere tutti insieme sull’unico pianeta di cui disponiamo, fatto anche di animali e piante, di suoli e pietre.
Ci rende lieti la recente integrazione, operata dalle due camere (deputati e senatori) di due articoli della Costituzione, che fissano i principi fondamentali a tutela delle nostre italiane libertà. L’art 41 garantisce appunto la ‘libertà di iniziativa economica privata’, ma con precisi paletti. Essa non deve danneggiare la sicurezza, la libertà, la dignità umana. Sono bastati questi paletti? Il risultato insoddisfacente è evidente a tutti. Ora si è aggiunta una precisazione: non deve recare danno alla salute e all’ambiente, cioè a luoghi, persone, animali, suoli, anche alle cose immobili.
Concludo citando l’integrazione più interessante, quella che arricchisce l’art. 9, famosissima disposizione che tutela il paesaggio ed il patrimonio storico-artistico della Nazione. Si è aggiunto un terzo comma che recita così: “si garantisce la tutela ‘dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, anche negli interessi delle future generazioni”. Noi del Garden Club, su questi temi siamo in campo da sempre e siamo intenzionati ad irrobustire mezzi e i modi per raggiungere gli obiettivi già fissati nel nostro Statuto.